Giornata della Marina, ecco come il Corpo celebra la sua festa: storia e curiosità

Giornata della Marina

Ogni 10 Giugno la Forza Armata di mare festeggia la Giornata della Marina: scopri la storia legata a questa ricorrenza

La Giornata della Marina è dedicata alla Marina Militare e si celebra ogni 10 Giugno. La data non è certamente scelta a caso. La notte tra il 9 e il 10 Giugno 1918, infatti, la Marina Militare conduceva una delle sue azioni più audaci: l’impresa di Premuda. In passato la Festa della Marina veniva celebrata il 4 dicembre, giorno di Santa Barbara. Leggi la guida completa nel nostro articolo per saperne di più.


INDICE

– L’impresa di Premuda: l’antefatto
– Giornata della Marina: l’azione del Capitano Rizzo
– L’istituzione della Giornata: la manovra di Mussolini
– La Giornata della Marina: dalla Seconda Guerra Mondiale ai giorni nostri


L’impresa di Premuda: l’antefatto

Durante la Prima Guerra Mondiale, la Marina Militare si distinse per un’azione particolarmente coraggiosa. La notte tra il 9 e il 10 Giugno 1918, infatti, il Capitano di Corvetta Luigi Rizzo, lasciò il porto di Ancona per dirigersi alla volta dell’isola di Premuda (oggi suolo croato). Qui, il Capitano avrebbe dovuto solo svolgere un normale rastrellamento per accertarsi che il suolo non fosse minato.

Durante questa operazione, però, le unità di Rizzo intercettarono una squadra navale austriaca composta da due corazzate, un cacciatorpediniere e sei torpediniere. Questa flottiglia, salpata dalla base nemica di Pola, si dirigeva verso il Canale di Otranto. L’obiettivo di Miklos Horthy von Nagybanya, comandante della flotta austro-ungarica, era quello di attaccare a sorpresa le unità di vigilanza site nel tratto salentino dell’Adriatico e le forze leggere di protezione italo-franco-inglesi.

Festa della Marina: l’azione del Capitano Rizzo

L’azzardo dell’Ammiraglio Horthy si reggeva sul fatto che la maggior parte della flotta alleata, concentrata a Taranto e a Corfù, non sarebbe riuscita a intervenire. Il comandante austro-ungarico, però, sottovalutò la prontezza della sezione di due MAS al comando del Capitano Rizzo. L’italiano, infatti, ordinò di fare fuoco coi siluri: questi affondarono la corazzata SMSSzent Istvan” (Santo Stefano). A Premuda, tuttavia, Rizzo non distrusse semplicemente una nave nemica. La flotta austriaca, infatti, voleva sfruttare Otranto per ottenere il controllo su tutto l’Adriatico meridionale, zona cruciale per avere la supremazia sul Mediterraneo orientale.

Per quest’azione, a Luigi Rizzo (già decorato con Medaglia d’oro al Valor Militare per aver forzato sei mesi prima il porto di Trieste con l’affondamento della Corazzata “Wien”) venne attribuita una seconda Medaglia d’oro. Il Capitano, con questa operazione, ricevette i complimenti anche da parte dell’Ammiraglio inglese David Beatty, che in un telegramma espresse da parte della Grand Fleet le “più sentite congratulazioni alla flotta italiana per la splendida impresa condotta con tanto valore e tanta audacia contro il nemico austriaco”.


L’istituzione della Giornata: la manovra di Mussolini

L’istituzione della “Giornata della Marina Militare” risale al 13 Marzo 1939, quando venne offerta a ogni Forza Armata l’opportunità di scegliere il giorno in cui celebrare la propria festa. Questa manovra politica di Benito Mussolini, che nel frattempo di accingeva a trascinare il Paese nell’incubo del secondo conflitto mondiale, mirava a compattare i Corpi delle Forze Armate prima dello scatenarsi della Guerra.

La Marina scelse così proprio il 10 Giugno, in sostituzione del più generico giorno di Santa Barbara (4 dicembre), patrona dei militari in senso lato. In occasione della prima Giornata della Marina, a Roma affluirono 22 mila marinai con 150 stendardi di unità di superficie e 105 stendardi di sommergibili a rappresentare l’intera flotta navale della Marina Militare. Un evento che si concluse con il tradizionale omaggio alla tomba del Milite Ignoto, sita al Vittoriano in Piazza Venezia, nel cuore di Roma. Successivamente, i membri della Regia Marina sfilarono lungo i Fori Imperiali.

La Giornata della Marina: dalla Seconda Guerra Mondiale ai giorni nostri

Durante la Seconda Guerra Mondiale, specie nel biennio 1940-1941, le celebrazioni della Giornata avvennero in tono decisamente più modesto, salvo poi tornare ai vecchi fasti nell’anno successivo. Terminato il conflitto, la Giornata della Marina – inserita comunque in un contesto fascista – venne temporaneamente sospesa. La ricorrenza tornò in calendario solo nel 1950, ma venne fissata al 4 Dicembre in onore di Santa Barbara.

Tuttavia, nel Novembre del 1963 il Presidente dell’Associazione Nazionale dei Marinai d’Italia, l’allora Capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Ernesto Giuriati, chiese al ministro della Difesa (all’epoca Giulio Andreotti) di ripristinare la vecchia data. Ottenuta l’autorizzazione ministeriale, la tradizione prese nuovo vigore in occasione del 10 Giugno 1964 e da allora non ha più subito variazioni, arrivando fino ai giorni nostri.

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